Questo libro è una reale opportunità per migliorare le conoscenze attuali in parodontologia e implantologia e sono convinto che molti di noi lettori sapranno apprezzare e accogliere meritatamente lo sforzo degli autori. 

Negli 11 capitoli che compongono questo libro si percepisce la preoccupazione degli autori di presentare, dimostrare e spiegare dettagliatamente ai lettori aspetti fondamentali dello sviluppo di concetti e tecniche innovative che si ripercuotono nell’impegno clinico. Per la sua chiarezza, obiettività, metodologia e conoscenze scientifiche attuali applicate alla pratica clinica, questo libro cattura il lettore. È un lavoro “democratico”, rivolto a tutti, che dà spazio a un apprendimento ampio sugli argomenti trattati. Si distingue per la sua fermezza nelle posizioni cliniche e anche per la sua convinzione dell’insostituibilità del ruolo dell’educazione
per lo sviluppo delle differenti specializzazioni coinvolte. La disposizione dei contenuti è ben organizzata, secondo una forma logica e ben documentata che utilizza i capitoli iniziali come fondamenta solide per la costruzione della conoscenza. 

Attraverso vari decenni di insegnamento e di pratica professionale di alto livello, gli autori hanno vissuto i diversi cambiamenti dei paradigmi che hanno trasformato profondamente la parodontologia e l’implantologia e la loro applicazione clinica; inoltre, “si sono fatti le ossa” nel processo di apprendimento, accumulando esperienze preziose che hanno tradotto in conoscenze da applicare. Pertanto, in questo libro sono riportate non solo le corrette indicazioni delle differenti modalità di trattamento, ma anche i limiti e le controversie delle stesse. 

Dalla lettura emergono chiaramente l’assoluto rispetto e l’interesse per gli altri. Il libro è rivolto all’essere umano e vari aspetti clinici, in precedenza non affrontati, sono discussi utilizzando le conoscenze della biologia e i concetti scientifici attuali come base di una pratica clinica esigente e aperta alla discussione. Il libro è una critica aperta allo “status quo” delle nostre specializzazioni: stimola, osa e non ammette compromessi. Così, ci guida con forte coinvolgimento verso lo sviluppo
di un lavoro clinico solido, coerente e dai risultati prevedibili e a lungo termine. È appassionante! È davvero un grande privilegio esser stato invitato a scriverne la prefazione. 

Mario Groisman