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Il Piede Reumatico - Approccio multidisciplinare
Autori:Andreoli - Arioli - Berti - Galletti
Editore:Piccin
Volume:Unico
Edizione:2022
Lingua:Italiano
Finitura:Copertina rigida
Misure:20,29 cm
Pagine:152
Peso:0.7 kg
Il volume “Il piede reumatico: approccio multidisciplinare” nasce dalla consapevolezza che l’interessamento del complesso caviglia-piede da parte delle malattie reumatiche è estremamente frequente e, spesso, sottostimato e sottotrattato. In particolare l’estremità distale dell’arto inferiore, sia dal punto di vista anatomico che funzionale, è estremamente complessa, sostenendo funzioni cruciali come il mantenimento della stazione eretta e la deambulazione. .
Questa complessità si riflette naturalmente anche nella gestione clinica, che non può essere di un solo specialista o di un solo professionista sanitario. .
Tali premesse hanno dato inizio alla stesura di questo volume, al quale hanno partecipato medici specialisti come fisiatri, reumatologi ed ortopedici e professionisti sanitari come podologi e tecnici ortopedici. .
L’intento è stato quello di trattare l’argomento in modo completo, dalla descrizione anatomica e biomeccanica del distretto caviglia-piede, passando per la clinica, la valutazione funzionale e l’imaging, fino al trattamento riabilitativo, ortesico, podologico e, non ultimo, chirurgico. A conclusione del testo, inoltre, viene introdotto il Progetto “Non solo farmaco”, che rappresenta proprio la sintesi del lavoro di confronto svolto dalle diverse figure del team multidisciplinare e multispecialistico nell’ambito della gestione del paziente con piede reumatico..
In questo capitolo conclusivo vengono infatti fornite informazioni pratiche, per guidare i professionisti sanitari, attraverso una sorta di “triage”, nella gestione diagnostica e terapeutica di questi pazienti, che sarà diversa a seconda della sintomatologia, dei rilievi obiettivi e delle limitazioni funzionale presenti..
Si tratta quindi di un testo utile agli “addetti ai lavori” ma rivolto anche a Medici di Medicina Generale ed altri professionisti sanitari, che si trovano spesso a gestire pazienti con sintomi come la metatarsalgia e la limitazione funzionale del cammino, di frequente ascrivibili a patologie reumatologiche.
In questo ambito, la maggiore attenzione della ricerca e della clinica è riservata alle patologie che coinvolgono la colonna vertebrale e le grosse articolazioni, mentre le problematiche del complesso caviglia-piede sono affrontate in numero decisamente minore di studi.
È una situazione curiosa, vista la grande incidenza di questi disturbi, specialmente nelle fasi avanzate della vita. Pur nella difformità dei dati epidemiologici, dovute a differenze metodologiche nella definizione dei casi, si stima che circa il 17% delle persone sopra i 50 anni presenti alterazioni radiografiche e manifestazioni cliniche disabilitanti a carico del piede. Addirittura una persona su quattro oltre i 75 anni presenterebbe sintomatologia dolorosa a carico di questo distretto; di questi, circa i due terzi avrebbero problemi nello svolgimento delle attività quotidiane.
Affrontare in un’ottica integrata e multidisciplinare il tema delle patologie artroreumatiche del piede appare quantomai necessario; come in molti altri settori della medicina, il superamento di logiche settoriali è essenziale se si vuole dare una risposta efficace ai bisogni delle persone.
Ciò è ancor più vero nel campo della Medicina Fisica e Riabilitativa, che per sua natura si basa su una visione estensiva delle problematiche di salute, cui debbono concorrere molteplici competenze e professionalità.
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