Se siamo tutti qui, oggi, è perché ognuno dei circa sette miliardi di donne e uomini che popolano attualmente la Terra, è il punto di arrivo di una precedente linea generazionale. Ciascuno di noi ha avuto “antenati”, sopravvissuti alle pandemie che, da sempre, hanno afflitto il genere umano, ben prima che le conoscenze scientifiche in fatto di igiene e strategie antimicrobiche apparissero all’orizzonte. In termini di “biomassa” il mondo invisibile dei microrganismi è nettamente dominante, ed è naturale che la tendenza all’equilibrio fra uomo e patogeni sia favorita dall’evoluzione, in un gioco interattivo fra mutazioni genetiche reciproche (variabilità genetica: base dell’evoluzione biologica in presenza di pressione selettiva ambientale) e “immunità”, vale a dire capacità di sopravvivere ad attacchi di microrganismi patogeni. Le difese immunitarie, come il lettore potrà vedere, rappresentano l’altra faccia di un pianeta in cui l’attenzione mediatica è sempre stata maggiormente puntata ad interventi “esterni” (farmaci, vaccini) più che all’assetto interno dell’organismo. Parafrasando un antico motto agostiniano e portandolo dalla sfera filosofica a quella squisitamente pratica della conservazione della salute: “Non cercare fuori, torna dentro di te, all’interno dell’uomo abita la verità” (Noli foras ire, in te ipsum redi, in interiore homine habitat veritas). Il lettore sarà accompagnato in questo viaggio, per capire in cosa consistono le difese immunitarie e come possono essere aiutate ricorrendo agli insegnamenti della Natura, non prima, ovviamente, di aver fatto un rapido excursus sulla microbiologia, per conoscere meglio il “nemico”.